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Aspetti regolamentari e utilizzo della tecnologia in un seminario di studi all’Università del Salento

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La tecnologia “è uno strumento fondamentale nel calcio moderno. Noi siamo allineati con i protocolli della Fifa e dell’Uefa. L’uso è coerente con quello che è accaduto durante il campionato. I risultati sono positivi. Il VAR riesce a sanare una situazione di errore fisiologico ed è a supporto degli arbitri in un campionato complicato come il nostro.” Questo il messaggio ribadito dal Presidente Nazionale dell’A.I.A. Carlo Pacifici, protagonista insieme al Commissario CAN Gianluca Rocchi dell’Incontro di Studi “La funzione dell’arbitro tra rispetto delle regole e nuove tecnologie”, organizzato dal Corso di Laurea in Diritto e Management dello Sport dell’Università del Salento in collaborazione con la nostra Associazione, svoltosi il 20 novembre nel Campus EcoteKne.

In apertura dei lavori si sono succeduti i saluti istituzionali di Attilio Pisanò, Presidente del Corso di Laurea, di Pier Luigi Portaluri, ordinario di Diritto Amministrativo di Unisalento, di Mario Luigi Torsello, presidente della Corte federale d’appello FIGC e di Paolo Mormando, procuratore federale interregionale FIGC: tutti hanno evidenziato il particolare significato dell’incontro che intende proporre una disamina approfondita della moderna funzione arbitrale, grazie alla presenza dei due relatori che occupano i più importanti ruoli in ambito associativo e tecnico dell’AIA.

E’ toccato al designatore della CAN, Gianluca Rocchi, approfondire l’evoluzione della figura arbitrale, dagli inizi del ‘900 con “gli uomini di fiducia” alle modificazioni intervenute con le diverse sperimentazioni fino a giungere al ricorso della tecnologia con la Sala Var. Si è parlato anche dell’eventualità dell’introduzione di nuove regole, dal ritorno del fuorigioco con “la luce”, al tempo effettivo di giuoco e all’espulsione a tempo, tutti elementi che necessitano, tuttavia, di sperimentazione e dell’avallo dell’IFAB.

Con riferimento anche ad alcuni interventi della numerosa platea, Gianluca Rocchi ha sottolineato come “omogeneità in uno sport che nasce filosoficamente come interpretazione soggettiva, è impossibile. Si può dare una linea comune, al cui interno le varie figure si ritrovano più facilmente. Non è che, oggi, il Regolamento descrive tutti i tipi di fallo che nascono o tutte le tipologie di intervento che si presentano: il regolamento ti dà delle linee guida, all’interno si manifestano delle interpretazioni.

Carlo Pacifici, dopo aver ringraziato gli organizzatori per la realizzazione di un evento di così particolare rilievo all’interno di un contesto universitario di alto profilo, ha inteso anche fare un riferimento al Protocollo d’intesa tra Ministero dell’Istruzione e l’Associazione Italiana Arbitri, volto alla diffusione, presso le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, dell’attività dell’arbitro di calcio e della cultura del rispetto delle regole.

Ha concluso l’incontro Luigi Melica, direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche, che ha espresso la soddisfazione dell’Unisalento, “una università piccola del sud orgogliosa di avere un corso per direttore sportivo”, per aver intrapreso una proficua partnership con la FIGC e l’Associazione Italiana Arbitri.

E’ da sottolineare come all’incontro di studio fosse presente e abbia partecipato con attenzione ed interesse una nutrita e numerosa delegazione di arbitri e dirigenti della nostra Sezione che al termine dei lavori si è intrattenuta con il Presidente nazionale dell’AIA Carlo Pacifici.