La redazione Aia Lecce

RIUNIONE PLENARIA CON DANILO GIANNOCCARO

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Serata d’eccezione, alla presenza di una platea numerosa ed attenta, quella di lunedì nella Sezione Arbitri di Lecce: a intrattenere gli associati nella prima riunione plenaria è stato il nostro Danilo Giannoccaro, vice Commissario alla CAN di serie A.

Il Presidente Prato, in apertura di riunione, dopo aver ricordato gli ottimi risultati della precedente stagione sportiva, ha evidenziato come Danilo Giannoccaro sia un apprezzato esempio della storia gloriosa della nostra Sezione con il suo curriculum di particolare rilievo e come incarni a pieno titolo la figura del dirigente moderno poiché sa unire, nella sua persona, competenza tecnica e spessore umano: la sua spinta motivazionale è da tutti riconosciuta e la stima di cui egli gode nell’AIA lo porteranno a breve, anticipa il nostro Presidente, a ricevere il Premio Lega Pro, intitolato alla memoria di Stefano Farina e assegnato per la prima volta.

Paolo Prato, prima di dare la parola al relatore della serata, ringrazia il Dirigente CRA Francesco Verri, i Vice Presidenti e tutto il Consiglio Direttivo Sezionale che con il loro impegno testimoniano la volontà di essere stimolo per tutti gli associati a fare sempre meglio, a voler raggiungere traguardi sempre più prestigiosi.

Danilo Giannoccaro, che non intende definirsi un ospite della serata ma un protagonista della sezione leccese, entra subito in argomento e incita, con le sue incisive e chiare parole, i giovani arbitri a ben comprendere ciò che significhi “appartenere alla Sezione di Lecce”, a sapersi distinguere nel proseguire “un solco ben tracciato”.

Si sente soddisfatto di essere ritornato dopo 6 anni in Serie A, anche se naturalmente in un altro ruolo, e di aver ottenuto il compito di seguire il percorso di crescita dei “giovani arbitri” della massima categoria, analizzando con loro i video delle loro prestazioni, definendosi “malato dell’aspetto tecnico” sin dalle sue prime esperienze di OT nelle precedenti commissioni.

In questa nuova avventura si è dovuto misurare con ciò che caratterizza l’arbitraggio moderno, ovvero l’impiego della VAR e nell’incontro intende far conoscere a tutti gli associati le caratteristiche di questa innovazione per avere consapevolezza di ciò che accade durante un incontro di serie A.

Significato della VAR non è quello di introdurre “la moviola in campo”, ma di contribuire a correggere e a far diminuire gli errori che, tuttavia, come è naturale che sia, ci saranno sempre.

Illustrati i 4 principi che caratterizzano il protocollo di applicazione della VAR (gol non gol, calcio di rigore non calcio di rigore, direct red cart e scambio di identità in ambito disciplinare), con interessantissimi video ci ha portati nel mondo della Sala VOR, della room con la disposizione degli uomini (VAR, AVAR e tecnici di programmazione e registrazione dei video) e delle postazioni informatiche, facendoci poi vivere in concreto alcune situazioni di gioco che hanno consentito di comprendere sia l’utilità della tecnologia innovativa, sia, però, anche la complessità dell’applicazione della stessa.

Si sono ascoltati i commenti, le relazioni, gli scambi di comunicazione tra tutti i protagonisti di ogni gara del massimo campionato: Giannoccaro, tuttavia, ha inteso sottolineare la stretta relazione tra tecnologia e tecnica calcistica e come il “grande arbitro” sia quello che sa utilizzare l’aiuto della tecnologia attraverso una preparazione tecnica sempre più profonda, abbinando alla condizione atletica, “alle gambe” il ragionamento, la consapevolezza tecnica con cui interpretare e avvalersi della VAR.

Ogni filmato è stato analizzato con attenzione e partecipazione da parte di tutti gli associati che sono stati coinvolti da Danilo a interagire e a esprimere le proprie considerazioni e valutazioni di natura tecnica sugli episodi osservati.

E’ stata un’esperienza molto interessante che ci ha condotti nel cuore dell’analisi di una tecnologia il cui uso sicuramente nel prosieguo delle stagioni sportive interesserà anche tutti i campionati professionistici.

Un caloroso e convinto applauso tutta l’Assemblea ha rivolto a Danilo Giannoccaro, quale ringraziamento per il suo prezioso intervento di grande spessore tecnico e umano.

Paolo Prato gli ha consegnato, quale riconoscimento di tutti noi per il suo successo arbitrale e dirigenziale, una targa che riportava questa frase: “Il tuo esempio è la nostra forza”.

Danilo, assicurando la sua disponibilità a presenziare ad altre riunioni con i giovani arbitri dell’OTS, ha ringraziato e concluso la serata modificando la dedica con queste parole “la mia forza siete voi”.

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