Si è conclusa ieri sera un’intensissima settimana di lavoro tecnico svolto da parte della Sezione di Lecce. Attraverso la nuova metodologia teledidattica che si è messa in atto sono stati coinvolti tutti gli arbitri. In totale si sono svolte dieci riunioni in videoconferenza, delle quali quattro per l’OTN-OTR e sei per l’OTS, tra cui la riunione degli aspiranti arbitri.
L’ordine delle riunioni è stato il seguente:
-martedì primo gruppo OTR e primo, secondo e terzo gruppo OTS;
-mercoledì secondo gruppo OTR e quarto e quinto gruppo OTS;
-giovedì terzo gruppo OTR e sesto gruppo OTS
-venerdì gruppo OTN.
Il presidente Paolo Prato ha partecipato ad ognuna di esse, inoltre Danilo Giannoccaro, Ivano Pezzuto e Angelo Perrone si sono occupati dei gruppi nazionali e regionali.
Durante questi incontri tecnici si è notato un grande coinvolgimento da parte dei ragazzi, che hanno apprezzato l’iniziativa e si sono impegnati nei lavori loro assegnati.
Ad eccezione della riunione per gli aspiranti arbitri in cui si è fatto un ripasso generale del regolamento, durante le altre riunioni sono state analizzate e poi commentate situazioni particolari avvenute sul terreno di gioco. “È necessario ragionare sul metodo di analisi delle immagini e dei video e allenarsi su di esso. È importante anche la forma con la quale si espone ciò che si è visto”, queste le parole di Danilo Giannoccaro.
A seguito della visione di un video il gruppo interessato doveva prendere una decisione tecnica e disciplinare e fare un commento generale, osservando l’aspetto comportamentale, lo spostamento e tutto ciò che si poteva notare nel filmato.
Nonostante la situazione difficile, questi lavori tecnici sono serviti molto a tutti quanti, sia per riprendere a parlare di arbitraggio vero e proprio, sia per risvegliare la voglia di scendere in campo.
Alla fine delle riunioni l’entusiasmo dei ragazzi era evidente, svolgere lavori tecnici telematicamente ed in piccoli gruppi è sicuramente uno dei pochi vantaggi di cui dobbiamo approfittare in questo periodo così delicato.