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Consegnato il Premio sezionale alla memoria di “Daniele De Santis” all’arbitro internazionale Daniele Orsato

Mercoledì 28 febbraio 2024 sarà ricordata dagli associati della Sezione di Lecce e dagli ospiti presenti alla cerimonia come una giornata “storica”: non si tratta di un’enfasi retorica, ma quella è la parola che più è stata pronunciata da chi ha vissuto un evento che difficilmente potrà essere dimenticato. La Sezione di Lecce ha voluto, infatti, realizzare un’altra iniziativa celebrativa in favore del compianto Daniele De Santis, ovvero istituire un “Premio Sezionale Arbitro CAN Daniele De Santis” per ricordarne nel tempo la memoria che sarà assegnato annualmente ad un associato dal profilo della massima levatura. E la prima edizione ha visto premiare l’arbitro internazionale Daniele Orsato il quale “si distingue sempre, oltre che per le prestigiose capacità tecniche, anche per le sue apprezzate qualità umane che si manifestano attraverso un costante impegno in ambito associativo, nell’attenzione al reclutamento e alla formazione dei giovani arbitri, a campagne di solidarietà verso soggetti in difficoltà.” Il Consiglio Direttivo Sezionale ha inteso anche ricordare come questa sua pregevole sfera di sensibilità si sia anche manifestata nella sua vicinanza alla Sezione leccese e ai familiari del compianto Daniele sin dai primi momenti dei tragici eventi. La cerimonia di consegna del premio, svoltasi nella sala conferenze sezionale gremita in ogni postazione, alla quale hanno presenziato tutti i componenti del Comitato Regionale Arbitri, i Presidenti di Sezione della nostra regione, Antonio D’Amato, componente CAN AeB, Nicola Giovanni Ayroldi, componente CAN C, Marco Di Bello e Giovanni Ayroldi, arbitri CAN, è stata introdotta dal Presidente Paolo Prato cui si sono succeduti gli interventi di Paolo Foresio, Assessore allo Sport del Comune di Lecce, di Elsa Valeria Mignone – Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Lecce, di Saverio Sticchi Damiani  – Presidente Unione Sportiva Lecce, di Vito Tisci – Presidente Regionale F.I.G.C., di Domenico Celi – Presidente Comitato Regionale Arbitri – Puglia e di Carlo Pacifici – Presidente Nazionale Associazione Italiana Arbitri.

In tutti i discorsi è riecheggiato unanime il cristallino profilo di Daniele De Santis, da tutti ricordato come esempio della meglio gioventù, appartenente alla categoria preziosa di giovani desiderosi di realizzare sogni e progetti in ogni ambito di attività, come modello di perbenismo, di tenacia, di poderosa forza di volontà, come uomo dal grande valore etico non soltanto rispetto al ruolo arbitrale, ma nella sua dimensione esistenziale, così tragicamente interrotta, durante la quale si sono sempre apprezzate  la serenità del suo volto, la gentilezza dei suoi tratti, l’umanità delle sue relazioni.

Un messaggio ancor più accorato è stato quello del Presidente Nazionale Carlo Pacifici che, non nascondendo la sua emozione per il vivere una giornata così speciale, ha ricordato di aver compiuto un tratto di strada arbitrale in comune con Daniele De Santis, il quale oltre ad essere stato un grande arbitro è stato un ragazzo straordinario, capace di utilizzare nelle sue direzioni la spada e il fioretto e nei suoi rapporti umani un grande rispetto e un alto senso morale. Ha inteso ricordare, con un minuto di silenzio, la figura del giovane Fabio Buoninsegni: ad entrambi un tragico destino ha tarpato le ali e ha fatto svanire i loro sogni. Ha assicurato, infine, tutti gli associati presenti che il suo impegno è quotidianamente rivolto a valorizzare l’Associazione Italiana Arbitri come un “porto sicuro”, come un’agenzia formativa, apprezzata per il ruolo educativo e sociale che svolge e per essere un luogo di incontro e di aggregazione, un “unicum di eccellenza a livello mondiale”, e che utilizzerà tutte le sue forze contro attacchi strumentali, sostenuti da sciacalli incappucciati, raddoppiando gli sforzi, senza tentennamenti, per raggiungere, sempre a testa alta, le scelte e gli obiettivi programmatici intrapresi.

E’ toccato, infine, a Daniele Orsato svolgere la sua “lezione magistrale”: superata l’iniziale emozione è subito entrato da par suo in argomento e ha realizzato un’esperienza motivazionale per tutti i presenti, ma in particolare per i giovani arbitri dell’Organo Tecnico Sezionale con i quali aveva iniziato la loro conoscenza in una seduta di allenamento nel pomeriggio. Come in un film appassionante, ha ripercorso tutta la sua vita che dalla sua Recoaro lo ha portato a diventare l’arbitro che conosciamo.

E quali gli insegnamenti che i giovani hanno sicuramente potuto trarre? Vita arbitrale e vita quotidiana devono viaggiare parallelamente; studio, lavoro ed arbitraggio devono avere identico significato; educazione e rispetto; “correre, correre, correre e fischiare”; sacrificio ed impegno; una robusta forza di volontà; necessità di frequentare la sezione; eliminare l’ansia del voto e gli alibi dei perdenti.

Questo il suo ultimo incoraggiamento motivazionale: “Divertitevi e scommettete su voi stessi perché non tutti diventerete grandi arbitri, ma un grande arbitro è dentro ognuno di voi!”

Si è proceduto, successivamente, alla consegna del “Premio Daniele De Santis” a Daniele Orsato, una statuetta in cartapesta raffigurane un arbitro, da parte di De Santis, papà di Daniele. Nella stessa serata sono stati consegnati altri quattro Premi Sezionali e precisamente: il “Premio Antonio Casaluci” all’assistente della Commissione Arbitri Nazionale, Mattia Politi, il “Premio Michele Servello” all’arbitro della Commissione Arbitri Nazionale Calcio a 5, Gianmarco Spedicato, il “Premio Antonio Pagliara” all’arbitro dell’Organo Tecnico Regionale, Valeria Pepe, e il “Premio Tommaso Corallo” al Dirigente arbitrale, Antonio Danilo Giannoccaro. 

Ha concluso i lavori di una così intensa cerimonia il Presidente Paolo Prato che, oltre a ringraziare gli ospiti, le autorità civili e sportive e tutti gli associati intervenuti, ha ripreso quanto inizialmente ricordato, ovvero come “ la volontà di dedicare un Premio Sezionale di così rilevante prestigio alla memoria di Daniele De Santis abbia voluto significare come egli rappresenti un patrimonio non soltanto della nostra Sezione, ma dell’intera Associazione Nazionale, la cui memoria deve rimanere viva e vivificatrice per il futuro delle giovani generazioni arbitrali.”