Gli arbitri al tempo del coronavirus: argomento di grande attualità affrontato in una videoconferenza con cui la Sezione Arbitri di Lecce ha voluto concludere, dal punto di vista delle riunioni plenarie, la stagione sportiva corrente, invitando il Presidente nazionale Marcello Nicchi.
Ad accogliere gli ospiti, il Presidente della sezione di Lecce Paolo Prato, il quale ha ringraziato tutti gli associati per l’impegno dimostrato in questo periodo delicato e a tratti drammatico.
L’Associazione Italiana Arbitri si è dimostrata unità e solida, non ha mai smesso di lavorare. L’incontro di oggi è significativo, come si può desumere dagli oltre 120 associati (con un picco massimo di 140 contatti) che hanno partecipato, dimostrando che nessun distanziamento sociale potrà mai fermare la nostra passione.
Erano ospiti la Presidente della Delegazione Provinciale della Federazione Italiana del Giuoco del Calcio Luana De Mitri, il presidente del Comitato Regionale Arbitri Nicola Giovanni Ayroldi, il componente del Comitato centrale dell’AIA Maurizio Gialluisi e il vice commissario della CAN/A Danilo Giannoccaro.
Luana De Mitri ha ringraziato il Presidente Paolo Prato per il lavoro svolto insieme alla Delegazione Provinciale, in quanto è sempre stato presente nonostante il periodo di totale blackout. Ha infine augurato di ritrovarsi presto tutti in campo, dando un grande in bocca al lupo agli associati.
Nicola Giovanni Ayroldi ha ringraziato in particolar modo tutti i giovani arbitri per la loro pazienza e determinazione, dimostrata anche fuori dal campo, rispettando le regole imposte dal governo.
Maurizio Gialluisi si è complimentato per l’esame del corso arbitri tenuto online e per tutto il lavoro svolto in questo periodo, sperando che si possa tornare presto alla normalità.
Prima di concedere la parola all’illustre ospite, è stato presentato il video in onore del Presidente Nicchi realizzato da un giovane associato della Sezione, Andrea Codazzo.
Il Presidente ha innanzitutto ringraziato per le parole e le immagini a lui rivolte, le quali già da sole colmano di significato le impegnative giornate che egli sta vivendo ultimamente.
L’Associazione è stata nel complesso fortunata, seppure sia stata toccata da alcuni lutti.
Si è fatto tutto ciò che si poteva, perciò va un ringraziamento a tutti i Presidenti sezionali che hanno garantito la continuazione della formazione arbitrale.
Sono tempi duri, ma l’associazione ha dato segni di crescita, di equilibrio e di serietà.
Sono state date le risposte migliori e sono state trovate le soluzioni ad ogni tipo di problema.
È fondamentale che i campionati professionistici riprendano, in particolar modo la Serie A, punto cardine del calcio.
Nonostante la stagione non sia stata completata e per le promozioni degli arbitri possano mancare il numero di visionature o di partite, l’Associazione garantirà il passaggio di categoria per tutti coloro che lo meritano.
Si inizia a vedere una piccola luce, una piccola certezza di ripresa del campionato, ora non ci si può più abbattere: il consiglio del Presidente è stato, infatti, quello di reagire, facendosi trovare pronti per una futura, auspicata e tanto attesa ripartenza.
Si sta lavorando su tutti i fronti, ma occorre sempre adattarsi alle decisioni governative.
Un aiuto concreto è stato dato mettendo a disposizione la sede di Coverciano per le cure dei pazienti che ora è stata riconsegnata alla federazione.
Un ulteriore consiglio è stato dato a tutti gli associati da parte del Presidente: porre attenzione a chi approfitta di questo periodo di difficoltà per creare disordine, sia all’interno della famiglia arbitrale che nella vita privata delle persone. Questi “sciacalli”, come sono stati definiti dal Presidente, si divertono in questo modo, ma ignorano che l’AIA è una famiglia solida, nelle grandi mani sicure dei nostri Dirigenti nazionali e regionali e dei Presidenti di sezione.
Rispondendo ad alcune domande selezionate dal Consiglio Direttivo tra quelle proposte dagli associati, il Presidente ha chiarito ancor di più i dubbi relativi a questa situazione emergenziale e agli aspetti futuri ipotizzabili.
Innanzitutto non si sa come sarà la ripartenza per i campionati dilettantistici e giovanili, è probabile che ci possa essere anche una diminuzione del volume delle partite, ma comunque l’associazione ha intenzione di incrementare i propri organici, introducendo così una nota di necessario ottimismo.
L’AIA si è dimostrata fin da subito pronta ad affrontare l’emergenza e la tecnologia è stata fondamentale in ciò, ma ora non si può prevedere se questa modalità verrà utilizzata allo stesso modo quando si tornerà alla normalità.
Riguardo alla riapertura degli stadi, alla sanificazione degli impianti sportivi, il Presidente ha espresso le sue considerazioni riguardo alle garanzie sanitarie che dovranno essere assicurate in ogni campionato e si è soffermato ad analizzare come sarà arbitrare all’interno di uno stadio vuoto. Di certo si sentirà la mancanza di tutte le emozioni che si provano quando si esce dal tunnel tra le urla dei tifosi: mancherà tutto ciò che prima era la quotidianità.
Ha concluso il suo intervento affermando che “il calcio è bello come è stato creato e inventato e non sta al virus giocarlo”, certo, tuttavia, del fatto che saremo in grado di sconfiggerlo: a suo dire, inoltre, le esperienze drammatiche vissute devono essere utili a far comprendere come occorra “dare valore ai veri valori” e i comportamenti di tutti gli associati hanno testimoniato come il mondo arbitrale abbia saputo condividere ed apprezzare questo messaggio.
L’augurio finale è stato quello di trascorrere serenamente delle vacanze negli incantevoli paesaggi pugliesi, ma anche quello di farsi trovare pronti a riprendere la propria valigia e a “uscire dal tunnel del virus in cammino verso il sogno che ognuno intende realizzare”.
Danilo Giannoccaro, commissario CAN/A e associato della sezione leccese, ha salutato i presenti e ha ricordato come tutta la Commissione CAN/A abbia lavorato senza alcuna sosta ed ora è pronta a fornire il suo contributo alla FIGC e alla Lega di serie A per una programmata ripartenza del massimo campionato. In questa situazione pandemica, è stato molto vicino alla sezione partecipando ad incontri e a gruppi di lavoro durante i quali è emersa la passione arbitrale e la competenza tecnica dei partecipanti.
L’entusiasmo ottimistico contagioso e l’emozione provata durante l’incontro, come è stato detto dal Presidente Paolo Prato, sono indescrivibili: è stata una serata travolgente e memorabile in cui è stato superato ogni distanziamento perché il calore umano esplicitato con tanto fervore dal Presidente hanno avvicinato ancora di più tutti gli arbitri leccesi.